Davide Zappacosta e Bruno Peres: un posto per due. Ma non si sta parlando della partita contro il Bologna, o di quella contro la Roma, o di tutte quelle che seguiranno da qui fino al termine del campionato. No, il discorso è legato al futuro, che per il Torino ha già molto a che fare con il presente. La stagione, al di là del piazzamento finale, è pressoché conclusa: la salvezza sembra essere ormai un dato acquisito, così come la mancata qualificazione in Europa League, con Cairo che può quindi già ora iniziare a fare dei ragionamenti sulla squadra che verrà.

 

E mentre il presidente granata continua a confermare Ventura (ma sul suo futuro in granata aleggia piĂą di un’ombra, soprattutto se al tecnico dovessero essere recapitate proposte da altre societĂ ), dall’altro lato si comincia giĂ  a pensare ai giocatori. PiĂą che ai volti nuovi, a quelli “vecchi”, cioè passibili o meno di conferma. E sui due terzini destri, vittime di un equivoco nello scorso mercato, il discorso è particolarmente dirimente. PerchĂ© equivoco? PerchĂ© l’arrivo di Zappacosta dall’Atalanta, per il quale sono stati corrisposti ben cinque milioni agli orobici, sembrava ed effettivamente era propedeutico a una possibile cessione del brasiliano, su cui c’era molto forte la Roma del duo SabatiniGarcia. L’offerta, però, non ha mai convinto del tutto Cairo, che, dopo aver confermato l’ex Santos in rosa, ha anzi rinnovato il suo contratto, blindandolo e di fatto andando a giustificare i 15 milioni, minimo, richiesti per una sua cessione.

 

E ora, si riparte. Zappacosta a Torino non è certo venuto per svernare, e le parole di Ventura al termine della sfida contro l’Atalanta sono state anche chiare: “sarĂ  importante il suo lavoro da qui fino alla fine della stagione, in prevsione della prossima“. Quando, si intende, potrĂ  diventare un giocatore importante. Ammesso, ma non del tutto concesso, che il numero 7 in granata ci sia ancora: lo scorso gennaio, ad esempio, aveva tentato timidamente un sondaggio il Bologna, subito rispedito al mittente. Se ne riparlerĂ  in estate, sia per Zappacosta, sia per Peres. Ma la sensazione è che uno dei due dovrĂ  salutare Torino: sono entrambi dei potenziali titolari, e entrambi non vogliono cedere il loro posto. Cedere il brasiliano, permetterebbe di portare comunque a bilancio una corposa plusvalenza; cedere l’ex Atalanta, invece, porterebbe a recuperare i soldi spesi lo scorso anno. Di due, uno; con un altro giovane, da formare, pronto a partire dalla panchina.


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